Alla fine del secondo anno di vita il bambino nel suo lavoro esplorativo compie un salto di immaginazione; comincia a usare gli oggetti “come se fosse”, inizia quello che viene chiamato “il gioco simbolico”: momento di gioco nel quale il bambino rappresenta il mondo dell’adulto usando il suo pensiero, mettendo in atto le sue emozioni, la sua esperienza, la sua capacità osservativa, in questo momento l’adulto deve cercare di entrare il meno possibile.
Ne scaturiscono giochi molto divertenti che permettono ai bambini di riprodurre la propria esperienza, l’attività dei genitori, fratelli, nonni (il gioco dei travestimenti e dei mestieri), utilizza giochi e oggetti come cappelli, borse, scarpe, occhiali, copie di elettrodomestici di uso comune, ecc…; il bambino affronta così le frustrazioni ed elabora i conflitti che nascono nella relazione con l’adulto e il mondo esterno.