rea un’atmosfera ottimale per il gioco spontaneo del bambino, può scegliere il gioco posto su scaffali alla sua portata, leggero e sicuro (costruzioni, libri tematici da sfogliare, incastri, ecc), l‘educatrice ha il ruolo di agevolarne lo svolgimento, lasciando al bambino la possibilità di iniziare e finire un gioco. Avere a disposizione un adulto attento ma che non interviene, incoraggia le attività spontanee auto gestite; è un momento molto importante di osservazione, in quanto possono emergere aspetti relazionali particolari.
olti giochi presenti in asilo nido vengono creati dalle educatrici sulla base delle osservazione dei bambini, utilizzando materiali di recupero che anche i genitori ci aiutano a reperire.
Perché utilizzare materiali di recupero nella costruzione di giochi e perché giochi cosidetti “non strutturati” (non i classici giochi che si comprano in negozio).
“L’uomo, e in modo particolare il bambino piccolo, è un essere in divenire. Anche nell’ambiente che lo circonda, ha bisogno di trovare la possibilità di trasformare, di creare qualcosa di nuovo perché non sono le cose perfette e compiute che rinfrancano, soddisfano e danno forza al bambino. Questo vale in modo particolare per i giocattoli.
Non ogni giocattolo si lascia trasformare in questo meraviglioso modo, noi ci riferiamo in particolare a quei giocattoli costruiti con materiali che sostengono e favoriscono un tipo di gioco come quello di cui abbiamo parlato sopra. Attraverso questi giocattoli noi diamo nutrimento a quelle forze infantili che premono per essere messe in attività, rafforzarsi ed essere poi a disposizione come potenzialità per altri compiti, durante il periodo della scuola e più tardi nella vita.
In questo tipo di gioco il bambino può sperimentare in modo libero, e nell’essere attivo può conoscere il mondo.
Il collegamento con il mondo può avvenire non solo con la mente, ma andando molto più in profondità, fino nelle funzioni vitali: vibrazioni, percezioni, tatto, sensibilità etc